Ο Αργεντινός ποντίφικας επισκέφθηκε κέντρο των Ιησουϊτών στο οποίο προσφέρονται φροντίδες σε πρόσφυγες και μετανάστες στην ιταλική πρωτεύουσα.
«Σε τι χρησιμεύουν στην Εκκλησία τα κλειστά μοναστήρια; Τα μοναστήρια θα έπρεπε να χρησιμεύσουν στην σάρκα του Χριστού, και οι πρόσφυγες είναι, ακριβώς, η σάρκα του Χριστού», τόνισε ο προκαθήμενος της ρωμαιοκαθολικής εκκλησίας.
Ο Φραγκίσκος έφτασε στο κέντρο των Ιησουϊτών χωρίς προσωπική φρουρά όπου συνομίλησε περίπου 500 ανθρώπους.
«Δεν φτάνει να προσφέρουμε ένα σάντουϊς σε όποιον υποφέρει, πρέπει να καταφέρουμε να τον πλαισιώσουμε με ουσιαστικό τρόπο» πρόσθεσε ο Φραγκίσκος.
agelioforos.gr
10/9/13
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Pope says empty convents and monasteries should house refugees...
ReplyDelete(Reuters) - Disused church buildings should be used to house refugees, who must be embraced rather than feared, Pope Francis told asylum seekers in Rome on Tuesday, underlining his papacy's emphasis on the poor and the plight of immigrants.
Turning convents and monasteries that have emptied due to a drop in vocations into hotels has raised funds for the Church, but also attracted criticism.
"Empty convents and monasteries should not be turned into hotels by the Church to earn money ... (the buildings) are not ours, they are for the flesh of Christ, which is what the refugees are," Francis told a private audience in the Jesuit Astalli Centre for refugees, in a speech released to the press.
He met several asylum seekers, including some from Syria, after making an impassioned appeal for peace in the war-torn country at the weekend.
Francis said looking after the poor should not be the work of only "specialists", but engaged in by all members of the Church. It should also be part of the training of priests.
"The word solidarity frightens people in the developed world," the leader of the Catholic Church said.
Since expressing his wish for a "poor Church, and for the poor" shortly after his election in March, Francis' papacy has been marked by his humble style and the prominence given to the destitute.
In July he visited the Italian island of Lampedusa, where tens of thousands of illegal migrants arrive yearly, and condemned indifference to many who die making the treacherous journey across the Mediterranean seeking a better life.
http://www.reuters.com/article/2013/09/10/us-pope-refugees-idUSBRE98918N20130910?feedType=RSS&feedName=worldNews
10/9/13
Lampedusa, sbarcati oltre 500 migranti è allarme: centro d'accoglienza saturo...
ReplyDeleteMaxi sbarco a Lampedusa: un peschereccio, con a bordo 398 siriani, è approdato dopo che le motovedette della guardia costiera lo hanno soccorso a 70 miglia a Sud dall'isola e lo hanno scortato fino al molo Favarolo. Poco dopo sono arrivati altri 111 migranti che erano stati trasbordati sulle motovedette della capitaneria di porto mentre si trovavano ancora al largo. Complessivamente sono approdati sull'isola in poche ore 507 migranti.
Al centro d'accoglienza di contrada Imbriacola si trovano, al momento, 1.250 persone, a fronte di una capienza massima prevista per 350. In nottata sulle coste del siracusano erano stati soccorsi dalla Guardia Costiera altri 200 profughi.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=330479&sez=PRIMOPIANO&ssez=CRONACA
25/9/13
Papa Francesco nell'ultimo giorno dell'anno: "A Roma si pensi a rifugiati e disoccupati"
ReplyDeleteVespri nella basilica di San Pietro per il 'Te Deum' del 31 dicembre. Nell'omelia Bergoglio dice che la città è, sì, piena di turisti, ma anche di "poveri, infelici e senza lavoro. Il 2014 sarà migliore se non ci saranno persone che guardano la vita solo dal balcone o in cartolina"
ROMA - "La Roma dell'anno nuovo avrà un volto ancora più bello se sarà più ricca di umanità, ospitale, accogliente, se tutti noi saremo attenti e generosi verso chi è in difficoltà, se sapremo collaborare con spirito costruttivo e solidale, per il bene di tutti". E' l'invito rivolto da Papa Francesco nell'ultimo giorno dell'anno, durante l'omelia pronunciata a San Pietro per i Vespri in occasione del Te Deum del 31 dicembre. Ma ancora: "La Roma dell'anno nuovo - ha proseguito Bergoglio - sarà migliore se non ci saranno persone che la guardano da lontano". E poi, con chiaro riferimento a chi è povero, infelice e rifugiato, ha continuato: "Roma è una città piena di turisti, ma anche piena di rifugiati. Piena di gente che lavora, ma anche di persone che non trovano lavoro o svolgono lavori sottopagati e a volte indegni. Tutti hanno il diritto ad essere trattati con lo stesso atteggiamento di accoglienza e di equità, perché ognuno è portatore di dignità umana. A Roma forse sentiamo più forte questo contrasto tra l'ambiente maestoso e carico di bellezza artistica, e il disagio sociale di chi fa più fatica, ma l'anno nuovo sarà "migliore" se non ci saranno persone che guardano la vita solo "dal balcone", "in cartolina", "senza coinvolgersi in tanti problemi umani" di tante persone che "lo vogliamo o no, sono nostri fratelli".
In questa prospettiva, ha aggiunto, "la Chiesa di Roma si sente impegnata a dare il proprio contributo alla vita e al futuro della città, è il suo dovere: si sente impegnata ad animarla con il lievito del Vangelo, ad essere segno e strumento della misericordia di Dio. Questa sera concludiamo l'anno del signore 2013 ringraziando e chiedendo perdono, due cose insieme".
http://www.repubblica.it/esteri/2013/12/31/news/papa_francesco_nell_ultimo_giorno_del_2013_fare_di_roma_citt_pi_accogliente_e_solidale-74870500/?rss
31/12/13