Sunday, June 9, 2013

Η κυβέρνηση της Αρμενίας κάλεσε τον πάπα στις τελετές μνήμης για την Γενοκτονία

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"Ο πάπας θέλει να πάει στην Αρμενία", τιτλοφορεί σημερινό της άρθρο η εφημερίδα της Ρώμης "Ιλ Μεσατζέρο".
Όπως αναφέρει η "Ιλ Μεσατζέρο", η κυβέρνηση της Αρμενίας κάλεσε επίσημα τον Αργεντινό ποντίφικα να επισκεφθεί, το 2015, το Γιερεβάν, στα πλαίσια των τελετών μνήμης για τα εκατό χρόνια από την Γενοκτονία των αρμενίων.
Ο πνευματικός πατέρας των ρωμαιοκαθολικών απάντησε στον Αρμένιο πρέσβη στο Βατικανό, ότι "θα κάνει ότι του είναι δυνατόν" για να πραγματοποιήσει το ταξίδι αυτό.
Όπως αναφέρει ο ιταλικός τύπος, "όταν ήταν αρχιεπίσκοπος του Μπουένος 'Αιρες, ο πάπας Βεργκόλιο είχε τονίσει, με ξεκάθαρο τρόπο, ότι "αυτή των Aρμενίων ήταν η πρώτη γενοκτονία του περασμένου αιώνα".



"Η επίσκεψη αυτή θα συμβολίσει τις χριστιανικές αρχές. Η επέτειος του 2015, έχει μεγάλη σημασία, διότι πρέπει να κάνουμε ότι μας είναι δυνατόν για να μην λησμονηθεί το 1,5 εκατομμύριο νεκρών και αγνοουμένων μας που κάποιοι παρά τις τόσες μαρτυρίες φωτογραφίες και ντοκουμέντα, συνεχίζουν να αμφισβητούν", υπογράμμισε ο νέος πρέσβης της Αρμενίας παρά την Αγία Έδρα, Μιχαήλ Μινασιάν.

Όπως γράφει, τέλος, η εφημερίδα της ιταλικής πρωτεύουσας, "πρόθεση της καθολικής εκκλησίας της Αρμενίας είναι να τελέσει ο ποντίφικας μια μεγάλη λειτουργία εις μνήμην των θυμάτων, ει δυνατόν, μπροστά στο μνημείο Μετς Γιεγκέρν που συμβολίζει αυτό που είναι γνωστό πλέον ως το μεγάλο κακό, τις μαζικές εκτελέσεις και τον εκτοπισμό των αρμενίων από μέρους των Νεότουρκων".
www.agelioforos.gr 8/6/13
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1 comment :

  1. Papa Francesco riconosce il genocidio
    del popolo armeno: fu «il primo del XX secolo»....

    Città del Vaticano - “Il primo genocidio del XX secolo è stato quello degli armeni”. Francesco ha pochi dubbi in proposito e, messe da parte le prudenze diplomatiche, stamattina ha avuto modo di offrire la sua visione su uno degli episodi più bui della storia del Novecento, costato la vita a un milione e mezzo di persone nella Turchia a cavallo del 1915. Un piano sistematico portato avanti dall’Impero Ottomano che portò alla deportazione e alla eliminazione di uomini, donne e bambini, ma sul quale ancora oggi il governo turco fa resistenza a riconoscere le responsabilità storiche dei fatti. A rievocare quei drammatici momenti, ancora presenti nella memoria degli armeni, è stata sua beatitudine Nersès Bédros XIX Tarmouni, Patriarca di Cilicia degli Armeni ricevuto in Vaticano dal Papa assieme ad una folta delegazione. Tra le persone che hanno accompagnato il Patriarca anche una signora che presentandosi al pontefice ha raccontato di essere la figlia di una famiglia sopravvissuta al Medz Yeghern, il Grande Crimine, come viene definito. Il Papa ha ascoltato la donna e, tenendole le mani, ha rammentato che quello fu il primo genocidio del secolo. Una posizione netta che aveva già avuto modo di riferire da cardinale, riportata anche nel libro Il cielo e la terra, ma ancora non pronunciata da pontefice.

    Il Genocidio del popolo armeno è stato riconosciuto ufficialmente da 21 Stati tra cui la Russia. Anche 43 Stati americani su 50 chiedono il ristabilimento della giustizia storica. Tra le organizzazioni internazionali che riconoscono il genocidio, c’è la Commissione ONU per i crimini di guerra, il Parlamento Europeo e il Consiglio ecumenico delle Chiese. Nel 2005, il primo ministro turco Erdogan ha invitato gli storici turchi, armeni ed internazionali a rivalutare i "fatti del 1915" usando gli archivi reperibili in Turchia, Armenia ed altri paesi. Ma poi la cosa si è arenata.

    In vista dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea il negazionismo del governo turco ha creato (e continua a creare) parecchie difficoltà al negoziato. La Turchia continua tuttora a negare il genocidio mentre la Francia considera reato negarlo. Il Parlamento italiano si è occupato per la prima volta del problema nel 1998 con una mozione firmata da 165 parlamentari di diversi partiti. Il 17 novembre del 2000 la Camera dei deputati sulla scia del Parlamento europeo e del Vaticano, ha votato una risoluzione che riconosce il genocidio armeno e invita la Turchia a fare i conti con la propria storia
    Alcuni anni fa uno studioso polacco, Marko Jacov ha avuto accesso all’Archivio del Vaticano pubblicando La questione d’Oriente vista attraverso l'inizio della tragedia armena (1894-1897). Una ricognizione storiografica sconvolgente ma soprattutto una mina sul percorso dei delicati rapporti tra la Turchia e la Santa Sede.
    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_armeni_genocidio/notizie/287414.shtml
    3/6/13

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